GIUSTIZIA PER PERSONA, MINORI E FAMIGLIA. CAMMINO AUDITA IN SENATO: “RIFORMA URGENTE, LO IMPONE LA CEDU: UNICO GIUDICE CON COMPETENZA OMNICOMPRENSIVA E NUOVA PROCEDURA”

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Per Cammino-Camera Nazionale Avvocati per la Famiglia e i Minorenni non c’è dubbio: la riforma della giustizia è necessaria ed urgente. Il punto centrale per restituire dignità alla giustizia in materia di tutela delle persone, dei minorenni, e delle relazioni familiari è l’istituzione del Giudice Unico

Il segnale arriva direttamente da Strasburgo e non può essere ignorato: sono state dal 2010 ad oggi ben 21 le condanne inflitte all’Italia dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ai sensi dell’art. 8 della Convenzione di Roma (diritto alla vita privata e familiare). Riguardano violazioni di diritti fondamentali della persona: equo processo, discriminazione, diritto alla vita privata e familiare ed al ricorso effettivo. Le condanne della CEDU indicano inesorabilmente inadeguatezza del nostro sistema nel tutelare relazioni familiari e relazione genitori-figli. In alcune esplicito il richiamo all’Italia a fornirsi di un “arsenale adeguato”.

In materia di tutela delle persone, dei minorenni, e delle relazioni familiari è prioritario quanto necessario superare il dualismo giudiziario esistente tra Tribunale Ordinario e Tribunale dei Minorenni, che ha contribuito a rendere macchinosa, lenta e inadeguata la giustizia in area di persone, relazioni familiari e minorenni con il risultato, purtroppo, di non garantire situazioni di grave vulnerabilità, come ad es. quelle di conclamata PAS.

Questo il grido di allarme che i rappresentanti di Cammino hanno lanciato martedì 12 gennaio 2017 durante l’Audizione alla Commissione di Giustizia del Senato. E’ stata presentata una proposta concreta, frutto di un confronto fecondo in seno al CNF con altre associazioni specialistiche: AIAF, ONDF, UNCM. E’ stato presentato come frutto del confronto un documento comune a doppia firma, di Cammino e dell’Osservatorio Nazionale del Diritto di Famiglia. Vi hanno aderito anche l’Unione Nazionale Camere Civili e l’AMI, nonché sostanzialmente anche l’UNCM, pur con alcune distinzioni.

Il punto centrale della riforma, è stato individuare i requisiti necessari per l’Unico Giudice, che deve essere prossimo, effettivamente specializzato, con concentrazione delle competenze civili in materia di persone, relazioni familiari e minorenni e penale minorile, seguendo il modello del Giudice di Sorveglianza. Si possono così eliminare i problemi scaturiti da frazionamento e accavallamento delle competenze; si avrebbe un rito unico, con i necessari adattamenti. L’Ufficio del giudice unico per la persona, le relazioni familiari e i minorenni, avrà in I grado un’articolazione distrettuale, che giudicherà collegialmente, e un’articolazione circondariale, che giudicherà monocraticamente. Il collegio dell’articolazione distrettuale sarà integrato da un componente laico in materie civili di particolare delicatezza (adozioni ed adottabilità) e, sempre, nel penale minorile. Il tutto come meglio rappresentato nei documenti nel sito www.cammino.org.

Superata così la pluriennale lacerante diatriba nominalistica tra tribunale per la famiglia e sezioni specializzate, raggiunta una sostanziale unitarietà nell’avvocatura specializzata (fatto storico), ci si augura che la riforma in area persone, relazioni familiari e minorenni giunga al più presto al traguardo.

 

LORENZO COLETTA

Ufficio Stampa Nazionale

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  Comunicato Stampa